mercoledì 26 febbraio 2014

DIY 13.0 Fiori di metallo e smalto

http://beautyideaz.com/2014/02/21/with-thin-wire-and-nail-polish-to-do-some-pretty-flowers/

Questa foto mi ha fatto tornare alla mente un lavoro che mi insegnarono quand'ero piccina. E ricordo mi piacque moltissimo. Ve lo vorrei proporre come tecnica per realizzare delle creazioni facili ed economiche. 
Cosa serve:
 
- Filo metallico 
- Smalto per unghie
- Penna o altro piccolo tubo 
- Guttaperca 
- Pennellino
- Pinza, forbice



Per prima cosa bisogna prepare i fiori prendendo un pezzo di filo metallico (io utilizzavo i fili di rame contenuti all'interno dei cavi elettrici, che pazienza spellarli per ricavarne la matassina di rame!) e arrotolarlo ad un piccolo tubo che può essere una penna. Arricciare un paio di volte i fili che sporgono, sfilare dal tubo e arrotolare attorno alla penna uno dei lembi liberi. E continuare con lo stesso procedimento fino a realizzare tutti i petali che vogliamo compongano il nostro fiore. Io facevo anche solo un occhiello e creavo delle foglioline oppure prendevo una matassina di filo metallico, le attorcigliavo solo per una metà della loro lunghezza e l'altra metà la distribuivo per creare dei rami. Creavo degli occhielli allungati alle estremità per dare l'idea di un albero con le foglie. 
 
  
Dare una forma allungata e irregolare ai petali.


Con il pennelino in dotazione o con un pennellino più grande, passare ogni singolo petalo avendo cura che tutto il perimetro creato dal filo metallico venga toccato dallo smalto. Asciuga in qualche minuto.
 

Quando lo smalto sarà asciutto, arricciare il filo metallico eccedente e ricoprirlo con guttaperca.

 
Si possono tenere insieme singolarmente oppure creare un ramo unico partendo da due fiori sovrapposti tenuti insieme con la guttaperca e continuare ad aggiungere fiori avvolgendoli con la guttaperca. 
 

 
 

lunedì 17 febbraio 2014

Atmosfera di montagna


L'atmosfera di montagna ha nuovamente contagiato la mia creatività portandomi a realizzare questo (ennesimo?!) centro tavola di ispirazione "penny rug". 
Un "penny rug" lo si distingue per la sua decorazione realizzata cucendo insieme dischi di lana di forma circolare. Nascono negli Stati Uniti intorno al 1800 quando le casalinghe recuperavano avanzi di lana da vecchi vestiti o coperte per realizzare decori per tappeti. Utilizzando monete come modelli, creavano dei dischi che venivano cuciti insieme con il punto festone. Da qui il nome "penny rug", "tappeto di monete" se si cerca una traduzione spiccia.
Il mio centrotavola ricorda un "penny rug" nella forma base ma per la decorazione ho preferito delle stelle alpine, quale altro simbolo per ricordare la montagna?! Realizzato in pannolenci con questi verde e grigio melangiati che, personalmente, mi ricordano tanto il tessuto loden.

martedì 11 febbraio 2014

Marlen che vien dalla montagna


Ingredienti: pannolenci, matassine di filo, una goccia di pittura e un pizzico di creatività. Preparazione: tracciare su un foglio dei disegni insieme ad un pizzico di creatività. Trasferirli sul pannolenci, ritagliare le parti ottenute e cucirle con del filo. La ricetta per un altro centrotavola in pannolenci.
È facile e divertente poter realizzare dei centrotavola personalizzati. Io sono partita da un disegno personale, semplificato nelle forme e con delle parti non troppo piccole. Nel fare il disegno ho pensato già alla sua trasposizione nel pannolenci quindi ho cercato delle forme "pulite", semplici anche per facilitarmi il lavoro in base alle mie capacità. Basta riportare nel pannolenci le parti che compongono il disegno, ritagliarle e cucirle. Io ho utilizzato il punto festone, semplice e curato. 
Un lavoro da pomeriggio piovoso e in questo periodo non mancano. A riportare il sole saranno i tantissimi colori del pannolenci. 
E ora vi presento Marlen, graziosa bambolina di montagna. Lo devo ammettere, ho un po' nostalgia delle "mie" montagne e le mie montagne sono quelle dell'Alto Adige e del Cadore. Mi mancano i paesaggi, i profumi e i sapori di quel territorio. Con Marlen sento meno la nostalgia! Ma la sentirei ancora meno con una bella fetta di strudel!!!!


giovedì 6 febbraio 2014

Dal Paese dei Campanelli


Non potevo più sentire la piccola elfa Bombon lamentarsi dell'assenza delle sue amiche. E così ho cercato nel mondo fantastico il Paese dei Campanelli. Per raggiungerlo ho impiegato lunghe notti di sogni. E una volta raggiunto questo piccolo paese sulle rive di un mare cristallino e blu, ho cercato le piccole elfe. 
Bussando ad una piccola porta, aprono due graziose elfe che si presentano con i nomi di Ethel e Pomerania. La prima in blu e la seconda in giallo. E sentite le lamentele della loro amica non hanno potuto far altro che mettersi in viaggio con me. 
Ora che si sono ritrovate è tutto uno tintinnio e un vociare leggero.