domenica 14 settembre 2014

I'm getting crazy for tote bag

Breve post per condividere con voi la mia "pazzia" per le tote bag! Facili da confezionare, utilissime e dalle infinite possibilità! Forme, tessuti, fantasie, tecniche, non se ne ha mai abbastanza! E nella mia "pazzia" ne ho confezionate altre due con scampoli di tessuto che avevo comprato per altri utilizzi. Questa è con il tessuto IKEA TIDNY. Questa IKEA, ne ha una per ogni idea che passa per la testa! Con i pennarelli per stoffa ho evidenziato solo la barca ma i soggetti sono così tanti che le combinazioni sono tantissime!

E questa è confezionata con un cotone panama (o nattè, sinonimo che ho appena scoperto) con la stampa a tema zucche! Ho voluto solo provare a cambiare l'attacco delle maniglie perché non volevo lasciare piatto il tessuto panna della parte superiore. 




martedì 2 settembre 2014

Tote bag


Dopo la gita al mare ho deciso di andare un po' in città, tappa a Amsterdam.
Questa tote bag nasce dalla volontà di provare a sperimentare un po' di cose: confezionare una tote bag, provare la carta termografica, utilizzare il foglio con le tipiche case che si possono vedere ad Amsterdam.
La "tote" girava nella mia testa da un po' quindi per provare ne ho confezionata una piccola (ca. cm 21x30, come un foglio A4) e il suo utilizzo è perfetto per portare un libro, una merenda.
La carta termografica non mi ha lasciata pienamente soddisfatta. L'effetto è un po' "plasticato". Pensavo avrebbe trasferito solo i contorni e invece si è trasferita tutta la superficie del foglio lasciando un film plastificato sul tessuto. Adesso è da valutare la tenuta, ho qualche perplessità. 
E la stampa che volevo trasferire?! Viene proprio dall'Olanda, è ricavata da uno dei sacchetti igienici per signora (!!!!) messi a disposizione nel bagno di un locale a Kinderdijk. Ci siamo piaciuti da subito! L'ho fotocopiato su carta normale per fare delle prove, poi su carta termografica e, seguendo le istruzioni del produttore, ho trasferito  la stampa sulla stoffa con il ferro da stiro.
Che dire?! Io e la mia tote andiamo al caffè a leggere un libro!




lunedì 1 settembre 2014

Gita al mare


Ci voleva ancora una gita al mare. Nessuna coda per raggiungere la meta, nessuna ressa da spiaggia, ho sposato solo la mia mente. L'ho lasciata andare verso un faro, sul Mare del Nord. Mi sono seduta a riva, sugli scogli, e ho pescato dei pesciolini dai riflessi argentati.


Creare è anche un po' viaggiare. Attraverso le nostre creazioni possiamo ricreare suggestioni vissute in qualche viaggio o dal ricordo di quelle suggestioni lasciarci ispirare. E allora siamo ancora dentro quel viaggio.

Il faro è sempre stato un qualcosa che avrei voluto realizzare. Ho trovato l'ispirazione giusta e con materiali di recupero l'ho messo in mezzo al mio mare in tempesta. Chi mi dice cosa ho utilizzato per la lanterna del faro?!

I pesciolini sono in pasta di mais. Questo materiale è veramente versatile, prende la forma delle nostre idee. Lo spago di cotone ricrea un po' la sensazione delle reti da pesca.


domenica 31 agosto 2014

Riciclo creativo, cassette della frutta


Mi sto convincendo che delle belle soddisfazioni creative si abbiano dal riciclo di oggetti che all'apparenza non sembrano avere una grande utilità. 
Le cassette della frutta sono un classico del riciclo creativo ma è interessante dare sempre delle interpretazioni diverse al loro riutilizzo. 
Mi ero innamorata di queste cassette quadrate proprio per la loro forma e per molto tempo (come molte altre cose) sono rimaste in attesa dell'idea. In effetti mi capita spesso di accumulare degli oggetti che d'istinto mi sembrano recuperabili, in attesa di qualche idea.
L'idea è stata quella di creare un porta frutta decorativo (scontato!) e un portatovaglioli (creativo!!!!).


Pennello alla mano, idea e un po' di tempo a disposizione mi hanno regalato questa piccola soddisfazione. 


E intanto che decoravo una cassetta mi è venuta l'ispirazione per l'altra. Invertire i toni dei colori, aggiungere un po' di rosso e...ma a cosa mi potrebbe servire una seconda cassetta?! L'idea è venuta da internet: un portatovaglioli, perché no?! 

Per chi volesse provare cosa occorre?! Cassette delle frutta (!!!!), colori acrilici, pennelli, stencil. Per creare la texture dare una prima mano di base aggrappante all'acqua e poi un colore di base. Con un pennello asciutto sporcarlo pochissimo con un colore a contrasto e creare un effetto decapato. Stencil per i cuori.


mercoledì 16 luglio 2014

La mia barca


Ispirata dalla stagione, dallo stile marinaro, dal Mare del Nord e da foto viste su Pinterest, mi sono messa all'opera per creare la mia barca.
C'è dentro bricolage, cucito, attrezzi da calzolaio e minuteria metallica da ferramenta. Avevo anche una mezza idea di metterci dentro pennelli e colore per stoffa ma poi ho preferito per uno stile grezzo.
Il primo passo è stato quello di trovare i pezzi di legno giusto. Mi attraeva l'idea di utilizzare legno lavorato dall'acqua. Mi faceva pensare al mare, al suo fascino selvaggio e profumato. E poi via di trapano e colla per creare la base.
Le vele sono di cotone grezzo per restare in tono con il legno, in colori neutri. E quindi via di ago e filo. Ma come assemblare il tutto?! E allora via di utensili da calzolaio, minuteria metallica e spago di cotone. 


Guardando le foto su Pinterest mi dicevo - non ce la farai mai - ma il risultato mi da torto perché è come la immaginavo!
Mi completa utilizzare materiali che si trovano in natura: valorizzarli, dargli una forma. Personalmente trovo sia un aspetto entusiasmante della creatività.


Consiglio: se siete a contatto con la natura raccogliete quando più possibile vi dia l'idea possa essere trasformato, valorizzato, riutilizzato. Nascono delle creazioni meravigliose. Ad esempio, una collana realizzata con valve di cozze?! Ma questo è un altra creazione!

Non si butta via niente! Fiori in pasta di mais





Con degli avanzi di pasta di mais ho pensato di fare dei piccoli fiori e poi con l'applicazione di una calamita sono diventati dei fioriti porta promemoria! 
Mi dispiaceva lasciare seccare la pasta di mais, non darle una forma. Che dite?! 
Per chi non conoscesse la pasta di mais, riassumo brevemente la "ricetta". In uguale quantità (una tazza, un bicchiere di carta, un vasetto dello yogurt) mettere su un pentolino (che non useremo più per cucinare!!!!) colla vinilica e maizena. Aggiungere un cucchiaio di olio di vasellina e uno di succo di limone. A fuoco basso mescolare il composto fino a che non si stacchi dalle pareti del pentolino. Trasferire su un foglio di carta da forno, fare raffreddare un po' e lavorare l'impasto fino ad ottenere un materiale liscio, elastico e compatto. Se eventualmente risultasse leggermente umida aiutarsi con dell'amido di mais. Si conserva avvolta in pellicola da cucina in tempi variabili. Questo è il metodo a caldo ma ce n'è anche uno a freddo. Una tazza di colla vinilica per una tazza e mezza di amido di mais (anche qualcosina in più ma valutare al bisogno), un cucchiaio di olio di vasellina e uno di succo di limone. Impastare il tutto su una vecchia ciotola che non utilizzeremo per cucinare e aggiungere amido di mais fino ad ottenere un impasto compatto, elastico e liscio. Fatto! Ho constato che la differenza essenziale è sulla conservazione. Quella lavorata a caldo secca più facilmente , dura un po' meno ma è più compatta. Quella lavorata a freddo mi sembra più morbida, dura un po' di più ma tende ad ammorbidirsi. Se entrambe vengono lavorate in tempi brevi non hanno differenza. 



L'aspetto "accattivante" della pasta di mais è che a differenza della pasta di sale, non sfalda. Non è granulosa, difficilmente crepa. E si può colorare all'origine lavorando il panetto bianco con del colore acrilico . Il colore scurisce all'aria. 
Se decidete di provare ricordatevi che vi divertirete tantissimo! È un'alternativa sia alla pasta di sale che alla pasta polimerica. E si possono realizzare tantissimi soggetti che potranno diventare quello che la  fantasia o la necessità ci indica: spille, bijoux, soprammobili, decorazioni, calamite!


giovedì 22 maggio 2014

DIY 14.0 Guardaroba creativo con il decoupage


Quanto tempo dall'ultimo post! Ma è passato tra impegni e attività. Per tornare a dare qualche suggerimento per pratici e veloci DIY propongo questo semplicissimo tutorial di Cantinho craft da Nana scovato sempre su Pinterest.
Visto che il tempo non si è ancora avviato alla stagione calda, qualche capo pesante è rimasto nell'armadio insieme a magliette e pantaloncini. E quando apriamo l'armadio vediamo solo il caos?! Beh, si può iniziare dalle grucce a sistemare il nostro guardaroba, regalandogli un po' di creatività! Come?! Grucce, colla e tovaglioli!
Cosa occorre:

- Grucce (Ikea ne propone di legno, perfette ed economiche)
- Colla vinilica
- Pennelli piatti
- Forbice
- Tovaglioli o carta di riso in varie fantasie
- Primer aggrappante e fissante protettivo

Pulire bene le grucce da polvere o altro. Consiglio di stendere del primer aggrappante sulla superficie del supporto per far ben aderire la carta successivamente e per dare una base di colore neutro.
Scegliere la decorazione che vogliamo applicare e ritagliare i vari soggetti che ci interessano dai tovaglioli o dalla carta di riso. Personalmente preferisco la carta di riso ai tovaglioli per resistenza del materiale alla colla. Ma ovviamente dipende molto dall'abilità che si ha con il decoupage. Io probabilmente scarseggio e diciamo che mi arrangio!
Stendere un sottile strato di colla vinilica dove andremo ad appoggiare il soggetto ritagliato. Con il pennello piatto e un po' di colla partire dal centro del soggetto e stendere verso l'esterno per far aderire bene alla gruccia e far uscire l'aria. Decorare tutta la nostra gruccia e lasciare asciugare la colla.
Passare il fissativo protettivo e lasciare asciugare.
Che ne dite!? Non è semplice e creativo?!Se vorrete provare, buona creatività!







mercoledì 26 febbraio 2014

DIY 13.0 Fiori di metallo e smalto

http://beautyideaz.com/2014/02/21/with-thin-wire-and-nail-polish-to-do-some-pretty-flowers/

Questa foto mi ha fatto tornare alla mente un lavoro che mi insegnarono quand'ero piccina. E ricordo mi piacque moltissimo. Ve lo vorrei proporre come tecnica per realizzare delle creazioni facili ed economiche. 
Cosa serve:
 
- Filo metallico 
- Smalto per unghie
- Penna o altro piccolo tubo 
- Guttaperca 
- Pennellino
- Pinza, forbice



Per prima cosa bisogna prepare i fiori prendendo un pezzo di filo metallico (io utilizzavo i fili di rame contenuti all'interno dei cavi elettrici, che pazienza spellarli per ricavarne la matassina di rame!) e arrotolarlo ad un piccolo tubo che può essere una penna. Arricciare un paio di volte i fili che sporgono, sfilare dal tubo e arrotolare attorno alla penna uno dei lembi liberi. E continuare con lo stesso procedimento fino a realizzare tutti i petali che vogliamo compongano il nostro fiore. Io facevo anche solo un occhiello e creavo delle foglioline oppure prendevo una matassina di filo metallico, le attorcigliavo solo per una metà della loro lunghezza e l'altra metà la distribuivo per creare dei rami. Creavo degli occhielli allungati alle estremità per dare l'idea di un albero con le foglie. 
 
  
Dare una forma allungata e irregolare ai petali.


Con il pennelino in dotazione o con un pennellino più grande, passare ogni singolo petalo avendo cura che tutto il perimetro creato dal filo metallico venga toccato dallo smalto. Asciuga in qualche minuto.
 

Quando lo smalto sarà asciutto, arricciare il filo metallico eccedente e ricoprirlo con guttaperca.

 
Si possono tenere insieme singolarmente oppure creare un ramo unico partendo da due fiori sovrapposti tenuti insieme con la guttaperca e continuare ad aggiungere fiori avvolgendoli con la guttaperca. 
 

 
 

lunedì 17 febbraio 2014

Atmosfera di montagna


L'atmosfera di montagna ha nuovamente contagiato la mia creatività portandomi a realizzare questo (ennesimo?!) centro tavola di ispirazione "penny rug". 
Un "penny rug" lo si distingue per la sua decorazione realizzata cucendo insieme dischi di lana di forma circolare. Nascono negli Stati Uniti intorno al 1800 quando le casalinghe recuperavano avanzi di lana da vecchi vestiti o coperte per realizzare decori per tappeti. Utilizzando monete come modelli, creavano dei dischi che venivano cuciti insieme con il punto festone. Da qui il nome "penny rug", "tappeto di monete" se si cerca una traduzione spiccia.
Il mio centrotavola ricorda un "penny rug" nella forma base ma per la decorazione ho preferito delle stelle alpine, quale altro simbolo per ricordare la montagna?! Realizzato in pannolenci con questi verde e grigio melangiati che, personalmente, mi ricordano tanto il tessuto loden.

martedì 11 febbraio 2014

Marlen che vien dalla montagna


Ingredienti: pannolenci, matassine di filo, una goccia di pittura e un pizzico di creatività. Preparazione: tracciare su un foglio dei disegni insieme ad un pizzico di creatività. Trasferirli sul pannolenci, ritagliare le parti ottenute e cucirle con del filo. La ricetta per un altro centrotavola in pannolenci.
È facile e divertente poter realizzare dei centrotavola personalizzati. Io sono partita da un disegno personale, semplificato nelle forme e con delle parti non troppo piccole. Nel fare il disegno ho pensato già alla sua trasposizione nel pannolenci quindi ho cercato delle forme "pulite", semplici anche per facilitarmi il lavoro in base alle mie capacità. Basta riportare nel pannolenci le parti che compongono il disegno, ritagliarle e cucirle. Io ho utilizzato il punto festone, semplice e curato. 
Un lavoro da pomeriggio piovoso e in questo periodo non mancano. A riportare il sole saranno i tantissimi colori del pannolenci. 
E ora vi presento Marlen, graziosa bambolina di montagna. Lo devo ammettere, ho un po' nostalgia delle "mie" montagne e le mie montagne sono quelle dell'Alto Adige e del Cadore. Mi mancano i paesaggi, i profumi e i sapori di quel territorio. Con Marlen sento meno la nostalgia! Ma la sentirei ancora meno con una bella fetta di strudel!!!!


giovedì 6 febbraio 2014

Dal Paese dei Campanelli


Non potevo più sentire la piccola elfa Bombon lamentarsi dell'assenza delle sue amiche. E così ho cercato nel mondo fantastico il Paese dei Campanelli. Per raggiungerlo ho impiegato lunghe notti di sogni. E una volta raggiunto questo piccolo paese sulle rive di un mare cristallino e blu, ho cercato le piccole elfe. 
Bussando ad una piccola porta, aprono due graziose elfe che si presentano con i nomi di Ethel e Pomerania. La prima in blu e la seconda in giallo. E sentite le lamentele della loro amica non hanno potuto far altro che mettersi in viaggio con me. 
Ora che si sono ritrovate è tutto uno tintinnio e un vociare leggero.






mercoledì 22 gennaio 2014

Bombon dal Paese dei Campanelli




Nel numero 69 di Cucito Creativo Facile ho trovato il cartamodello per realizzare questo elfo che, nella rivista, viene proposto in versione natalizia ma che ho voluto realizzare in altri colori. Dopo molta indecisione sono riuscita a trovare una combinazione "elfica" di colori. Devo ammettere che il rosa non è in cima alle mie preferenze ma questo rosa Schiapparelli è delizioso.
Ho pensato ci volesse anche un nome e mi sono ispirata all'operetta "il Paese dei Campanelli": c'è un cappellino all'olandese e soprattutto un campanellino.



mercoledì 15 gennaio 2014

Caterina, un bambolina



Di stoffa, filo e tempo. Con gentilezza, piccola e educata si presenta Caterina, una dolce bambolina. Che nasconde ali di fata, un pizzico di magia e un animo country.
Uno dei primi lavori che mi hanno vista impegnata con ago, fili e stoffe. Il disegno è della mia insegnante ad un mini corso con la quale ho creato la bambolina con la mise verde.


E poi, un po' per esercizio, Caterina ha cambiato colore d'abito scegliendo il giallo. Cambiare le è piaciuto così tanto che poi ha scelto rosso, blu, beige e tanti altri colori. Vanità femminile, spirito creativo!

 

mercoledì 8 gennaio 2014

Noi e "Regala un libro di Natale"


Molto spesso parlo di creatività legata ad oggetti, manufatti, materiali ma per creatività si intende anche un'idea. E quella di Federica e Floriana è stata veramente creativa. Hanno realizzato uno scambio di libri per bambini chiamandolo "Regala un libro per Natale". Mi sono subito entusiasmata e iscritta. 
Questa bellissima iniziativa consisteva nel segnalare il proprio nominativo sottoscrivendo la disponibilità a partecipare e successivamente essere abbinate ad un altro nominativo per realizzare lo scambio. E così, in questo percorso, ho conosciuto Silvestra con la quale ci siamo scambiate gusti e abitudini sui nostri bimbi per scegliere una lettura da proporre.
Ho condiviso tutto il percoso con il mio bimbo, ci siamo persi tra le mille pagine dei tanti libri che popolano una libreria a sfogliare e scegliere. Abbiamo scelto una grande busta e l'abbiamo spedita ai nostri amici di libro.
E anche per noi è iniziata l'attesa che si è sciolta, con tantissima emozione, il giorno in cui, sbirciando nella cassetta della posta, una bella busta ci stava aspettando. L'emozione nel mio bimbo è stata grande, non meno della mia, da non riuscire ad aspettare Natale per aprire quella busta. E così ci siamo abbandonati alla curiosità. L'emozione è stata la presenza fisica di quel libro, da poter sfogliare, leggere e la percezione dello stupore che offre un regalo. E il piacere è stato doppio perche abbiamo avuto l'opportunità di conoscere un nuovo personaggio: Geronimo Stilton. Vedere il mio bimbo che sfoglia il libro, lo cerca, lo chiede mi fa capire come sia già affezionato a questo regalo.
Di questa iniziativa ho apprezzato la creatività e ho assaporato ogni momento legato ad essa: l'attesa del nominativo, la condivisione delle abitudini, la scelta del libro, l'attesa nella cassetta della posta, la scoperta del libro.
Ringrazio le organizzatrici, Silvestra e tutte per aver condiviso questa bella esperienza. E rilancio, se si facesse una cosa analoga anche tra bimbe/i cresciute/i?!

sabato 4 gennaio 2014

DIY 12.0 Veggie print




Un'immagine su Pinterest mi ha ricordato un libro di Bruno Munari, "Rose nell'insalata", dove si imparano a scoprire le forme inaspettate che si nascondono nelle verdure se le utilizziamo come strumento di pittura.
Cosa serve:

- Resti di verdure o frutta (gambi di sedano, pomodori, peperoni, mele)
- Colore acrilico
- Carta, stoffa
- Piatto di carta e pennello

Mettere nel piatto del colore acrilico e intingere le verdure, magari il fondo del gambo di sedano e tamponare in un foglio di carta per scaricare il colore. Oppure spennelliamo con un pennello la superficie della verdura o del frutto per evitare spreco di colore. In un foglio di carta o su stoffa (utilizzando, quindi, colori per stoffa) tamponiamo e creiamo il nostro disegno. E sarà così che dal gambo di un sedano uscirà una rosa e dal fondo del peperone dei fiori multicolori. Si possono utilizzare i nostri ortaggi o frutti per ottenere una loro stampa stilizzare. 



È divertente, creativo e si può far sperimentare anche ai bimbi. E così possiamo dare un tocco di originalità alla carta da pacco, a biglietti e menù. Personalizzare una borsa in stoffa o una tovaglia. Decorare una cassetta della frutta o dei pannelli in compensato per farne dei quadretti per la cucina. Le possibilità sono dettate dalla fantasia e il risultato dalla genialità di questa tecnica.


http://www.pinterest.com/bottegadiberger/diy/