domenica 27 ottobre 2013

Sostenere il prodotto fatto a mano

Mi collego all'interessante post di Alex di C'è crisi, c'è crisi che propone una riflessione su un tema con il quale tutti ci siamo imbattuti prima o poi: la valorizzazione del prodotto fatto a mano.
Purtroppo in Italia il "fatto a mano" viene distinto dal prodotto artistico artigianale. In realtà dovrebbero essere la stessa cosa ma per prodotto artistico artigianale si intende, molto spesso, un articolo fatto a mano da un artigiano che esercita la propria professione in modo abituale e all'interno di un luogo che spesso è identificato come esercizio commerciale o negozio.
Un prodotto fatto a mano da un hobbista che lavora in casa e che viene proposto in negozi on-line o in bancarelle di mercatini viene già, molto spesso, meno apprezzato e di conseguenza scartato nell'eventuale scelta per un acquisto.
La mia domanda è: come riuscire a promuovere un prodotto fatto a mano per restituirgli pari identità con un prodotto artigianale venduto in negozio, considerando che in Italia abbiamo forti pregiudizi nei confronti del prodotto fatto a mano?! Una personale considerazione, fatta da acquirente e non venditore, è che, a volte, la qualità di alcuni mercatini è veramente bassa. Attenzione, non qualità del prodotto ma qualità di quei fattori che contribuiscono alla buona riuscita di un evento: ubicazione, allestimento. Se pensiamo ai famigerati Mercatini di Natale dell'Alto Adige ci vengono in mente subito l'atmosfera avvolgente, l'ubicazione suggestiva, l'allestimento pieno e curato delle bancarelle e penso che per molti la sensazione sia quella di un evento particolare. I prodotti venduti sono spesso fatti a mano, con costi che rispecchiano la loro natura ma così ben proposti da risultare impossibile non acquistare. Penso, viceversa, ad alcuni mercatini allestiti in modo essenziale, ubicati in luoghi isolati, al di fuori di un particolare contesto o evento. Inevitabilmente il prodotto, anche se di alta qualità, viene svilito, il costo giudicato elevato e di conseguenza non preferito ad un prodotto magari di negozio. Forse bisognerebbe selezionare anche il contesto dove si decide di proporre le proprie creazioni proprio per valorizzarle o sensibilizzare chi organizza eventi a dare una giusta luce al prodotto.
Queste sono mie personali considerazioni e mi farebbe piacere conoscere altri punti di vista. Ho anche giocato un po' con parole e grafica e ne è uscito un piccolo banner (so che l'uso del termine è improprio ma perdonatemi la mia ignoranza informatica) per promuovere i nostri prodotti.
In inglese (non c'è niente da fare, ci cado sempre)







O nella nostra incantevole, bistrattata lingua italiana.




3 commenti:

  1. Sono pienamente d' accordo...a volte i mercatini ai quali partecipiamo sono poco " curati" e anche ciò' che proponiamo viene svilito.
    Tua nuova follower e compagna di Linky party...ci rivedremo.
    Miro'

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  2. in assoluto accordo...purtroppo chi organizza esposizioni di creazioni artigianali lo fa spesso con scopi diversi da quello di promuovere il fatto a mano

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  3. Quanto sono d'accordo..io vivo in Trentino Alto Adige e vedo prezzi alti ai mercatini di Natale..a volte anche un pò esagerati..eppure li le persone comprano. I mercatini più defilati vengono snobbati, è vero spesso si fa distinzione tra chi è artigiano di lavoro e chi non lo è, beh è assurdo..ci sono delle hobbyste e degli hobbisiti che sono anche più bravi di chi lo fa di professione ;) Mi permetto di prelevare il tuo bannerino, mannaggia a questo inglese..pure io ci casco sempre!! Questa volta lo prendo in italiano ;)
    Ilaria

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